
Romaeuropa, arte senza confini
Gli appuntamenti imperdibili di questa edizione del festival
Un festival, tanti mondi. Almeno per Romaeuropa, la manifestazione che da anni porta in Italia una selezione di artisti da tutto il mondo, tra musica, teatro e danza. L’edizione 2018 inaugura il 19 settembre e fino al 25 novembre coinvolgerà il pubblico attraverso un cartellone molto denso. Qualche consiglio per non perdere il meglio.
– Kirina. Spattacolo di apertura della rassegna e novità assolua per l’Italia, è un’opera per 9 danzatori, un attore, 4 musicisti, 2 cantanti e 40 figuranti, nata dalla collaborazione tra il coreografo Serge-Aimé Coulibaly, la cantante Rokia Traoré e lo scrittore Felwine Sarr. Il titolo è il nome della località nell’odierna Guinea dove si è svolta la battagli ada cui è nato l’impero mandingo nell’Africa Occidentale. Teatro Argentina dal 19 al 22 settembre.
– Grande-. Una produzione in prima nazionale di Tsirihaka Harrivel e Vimala Pons, duo artistico circense che combina a questa arte danza e musica live per mettere in scena le relazioni personali. Grande- infatti va scritto con il trattino perché deve essere completato dallo sguardo dello spettatore. Auditorium parco della musica, dal 3 al 6 ottobre.
– The diary of one who disappeared. Il titolo è quello dell’opera che il compositore ceco Leos Janàcek scrisse per Kamila Stosslovà di cui era profondamente innamorato. Un lavoro ardente di passionalità, che ora il regista olandese Ivo Van Hove riporta in scena, con l’aggiunta di tre brani composti da Annelies Van Parys. Teatro Argentina, 6 ottobre.
– The Yellow Shark. Ultimo album di Frank Zappa, l’artista, scomparso 25 anni fa, che Pierre Boulez descriveva così: ‘Una figura eccezinale perché apparteneva a due mondi: quello della musica pop e quello della classica’. E ora questo suo ultimo geniale lavoro viene eseguito integralmente dall’Ensembe Giorgio Bernasconi dell’orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala diretto da Peter Rundel. Auditorium parco della musica, 10 ottobre.
– Tango Glaciale. Mario Martone aveva debuttato con questo spettacolo nel 1982 al teatro Nuovo di Napoli e ora lo riporta in scena con Raffaele Di Florio e Anna Redi, con l’obiettivo di mettere alla prova le visioni di un’epoca che oggi sembra decisamente molto lontana. Teatro Vascello, dal 25 al 28 ottobre.
– Remain in Light By Talking Heads. Angelique Kidjo, tra le massime rappresentanti della world music e una delle voci più belle del mondo, fa proprio il quarto album dei Talking Heads, Remain in light, registrato nel 1980 con Brian Eno e Fela Kuti, per ricondurlo alle proprie origini. In un viaggio di andata e ritorno. Auditorium parco della musica, 25 novembre.
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